Descrizione Progetto
Il nostro territorio
Scorci e panorami
Il paesaggio di Gualdo Tadino è dominato dalla dorsale appenninica, caratterizzata da un notevole patrimonio naturalistico e ambientale, costituito da boschi e pinete, ampie distese di prati perenni che danno vita a suggestive fioriture policrome e da cime suggestive: Monte Penna (m. 1432), Monte Nero (m. 1413), Monte Maggio (m. 1361), Monte Serrasanta (m. 1348), Monte Fringuello (m. 1186).
Il territorio è ricco di sorgenti di acque freschissime, la più famosa, per l’omonima acqua minerale, è la sorgente della Rocchetta. L’acqua di questa sorgente è attingibile da quattro rubinetti diversi, due dei quali sono collocati all’interno dell’omonimo parco dotato di zona pic-nic.
Altre sorgenti presenti sul territorio sono: Santo Marzio nei pressi della quale sorge un vecchio romitorio ristrutturato attorno alla metà del Novecento, esattamente sulla captazione che alimenta il principale acquedotto cittadino, con annessa zona ristoro, vicino a un’amena cascata; la sorgente di Capodacqua dotata anch’essa di una piccola zona pic-nic; la sorgente di Vaccara e di Palazzo Mancinelli.
Dalla città si può salire verso Valsorda (1006 m), vallata che trae il suo nome dall’assenza dell’eco, incastonata tra il Monte Serrasanta e il Monte Maggio. Rappresenta la località più celebre della montagna gualdese, dove è possibile praticare non solo escursionismo e trekking, ma anche equitazione, sci da fondo e da escursionismo, mountain bike e volo a vela. Valsorda si raggiunge tramite una comoda strada che parte dal centro storico, lungo la quale attorno ai 600 metri è possibile visitare il nuovo centro turistico di San Guido munito di ristorante, zone attrezzate e zone sportive. Attualmente a Valsorda oltre alle abitazioni private, costruite tra gli anni Sessanta e Settanta, sono a disposizione degli escursionisti quattro strutture ricettive, un camping e tre bei rifugi tutti perfettamente ristrutturati ed arredati e un ristorante.
Dalla splendida vallata è possibile raggiungere le vette circostanti attraverso antichi sentieri e tratturi, percorribili anche in mountain bike e a cavallo, per ammirare il paesaggio incontaminato e di rara bellezza dell’Appennino Umbro-Marchigiano. Lo sguardo va dal Monte Catria sino ai Sibillini, a scorgere affascinanti borghi pedemontani e, in lontananza, il Mare Adriatico. Da Valsorda si dirama una fitta rete di sentieri di varia difficoltà che, attraverso boschi e prati o lungo passaiole e balze, conducono a belvederi naturali e sommità che rimangono nella memoria degli escursionisti-visitatori. Da qui si sale anche al Monte Serrasanta e al Santuario della SS. Trinità, eretto sulle rovine di un antico romitorio benedettino, dal quale si gode di una incantevole vista sulla vallata della Flaminia.
Tanti sono i percorsi possibili, tutti accomunati dalla grande bellezza dei paesaggi, dei panorami, del rigoglio della natura, dalla tranquillità e dalla stupefacente varietà della flora. Sono decine le specie vegetali tipiche, fra le quali moltissime e rarissime varietà di orchidee selvatiche, gigli, narcisi, la cui fioritura è particolarmente spettacolare da maggio fino a fine giugno, quando i prati si colorano delle tinte più disparate.
Infine, come un gioiello incastonato fra le montagne gualdesi, si erge il castagneto, uno dei pochi presenti in Umbria, probabilmente frutto dell’opera dei monaci e degli eremiti che popolarono l’eremo dei santi Gervasio e Protasio, i cui ruderi sono ancora visibili all’interno del fitto bosco. É un castagneto ancora sfruttato e da cui si ricava una particolare qualità di castagna, dal sapore inconfondibile, molto richiesta.