LE ORIGINI

Fortezza costruita intorno al X secolo e poi compresa nei domini del Ducato di Spoleto nel 1177 da Federico Barbarossa. Rappresenta uno degli esempi più significativi di architettura militare medievale in Umbria. Nel 1198 passò sotto il controllo del Papa Innocenzo III per poi tornare ad essere contesa da Gubbio e Perugia nel 1216. Fu restaurata e ampliata da Federico II di Svevia nel 1242.

PAPI E IMPERATORI

Nel 1394 fu occupata da Biordo Michelotti, capitano di ventura perugino. Ciò si evince anche dallo stemma del grifone alato, simbolo di Perugia, sul mastio principale. Per la sua importanza strategica fu sempre contesa da papi e imperatori e utilizzata da varie compagnie di ventura in transito lungo la Via Flaminia. Nel 1416 Ceccolino Michelotti che proveniva dalla Campania, vi radunò un esercito di 2000 cavalieri per scontrarsi con Braccio Fortebraccio di Perugia.

PERSONAGGI ILLUSTRI

Per tutto l’inverno tra il 1442 e il 1443 vi si accampò Federico da Montefeltro, duca di Urbino con il suo esercito. Nel 1497 il castellano Filippo degli Arcioni da Roma, vi istituì una zecca clandestina di monete false su suggerimento di Giulio Cesare Varano, signore di Camerino. Importanti personaggi hanno soggiornato alla Rocca Flea: Federico III d’Asburgo (1493), Isabella d’Este (1493), Lucrezia Borgia (1502), Cesare Borgia (1503), Clemente VII (1529). Nel 1517 Gualdo subì il violento assalto da parte delle truppe mercenarie del duca d’Urbino Francesco Maria della Rovere; tentarono di assalire e distruggere la Rocca Flea ma senza riuscirci.

LEGAZIONE AUTONOMA PONTIFICIA

Nel corso del ‘500 perse la sua funzione difensiva e divenne dal 1513 al 1587 sede residenziale dei cardinali della legazione pontificia. Dal 1587 al 1798, residenza dei commissari apostolici inviati da Roma. Nel 1803 fu data al Comune di Gualdo per farne un ospedale, ma il progetto non fu mai realizzato.  Allora fu ceduta al vescovo di Nocera Umbra che vi realizzò un carcere femminile. Nel periodo dell’Unità d’Italia, invece, fu carcere maschile e restò tale fino al 1985.

MUSEO CIVICO

Un lungo restauro ha portato alla luce affreschi di varie epoche, arredi ed esaltato la struttura originaria. Nel 1999 è stata inaugurato al suo interno il Museo Civico  che ospita tre sezioni: una collezione archeologica con reperti di età romana provenienti dal municipio di Tadinum, una pinacoteca con opere dal XV al XVII secolo e una raccolta di ceramiche artistiche “a lustro” tipiche di Gualdo Tadino.