L’eremo del Beato Angelo sorge nel luogo ove il copatrono della città di Gualdo Tadino si ritirò in solitudine fino al giorno della sua morte, tra il 1324 e il 1325 sulla riva del Rio Romore, nei pressi del convento dei frati Cappuccini. Qui il beato visse in un umile grotta, venerata da innumerevoli fedeli, e dove dopo la sua morte probabilmente vi si ritirarono anche altri anacoreti. Nella prima metà del Quattrocento venne eretta una cappella, consacrata nel 1450 dal vescovo di Nocera Umbra Giovanni Marcolini, la quale assunse successivamente l’aspetto di una chiesetta coperta da una volta ed ornata da preziosi affreschi di Matteo da Gualdo. Sull’unico altare esisteva un’antica statua del santo titolare, sostituita in seguito con una statua risalente al 1888, e degli affreschi di Matteo da Gualdo restano un’Annunciazione, un Beato Angelo, un S. Facondino ed un S. Rocco sulla parete destra, mentre in quella a sinistra figurano una Crocifissione con la Pietà, un’altra Annunciazione ed un altro Beato Angelo. Nel 1926 l’eremo, in seguito a numerosi interventi di adattamento e restauro, venne adibito a sepolcreto privato per i frati del Convento dei Cappuccini ed anche per la famiglia Vetturini di Gualdo.

Bibliografia: Guerrieri R., Storia civile ed ecclesiastica del comune di Gualdo Tadino, Gubbio, Oderisi, 1933.