Fu edificata nel 1255 sotto il papato di Alessandro IV come sede dei monaci camaldolesi. L’originaria chiesa era stata fortemente compromessa dal terremoto del 1751: il campanile ad esempio, molto più alto dell’attuale, crollò completamente. Il suo interno toscaneggiante è stato progettato dall’architetto fiorentino Ugo Tarchi nel 1914, con le decorazioni dell’artista americano Elpidio Petrignani (1878-1964). Di grande pregio il coro ligneo del 1692 realizzato da P.P. Marcianus e gli altari scolpiti e dorati del XVI-XVII secolo. La vasca battesimale proviene dalla chiesa di Santa Maria dei Raccomandati. Conserva opere di Bernardo da Gualdo, Giovan Francesco Guerrieri, Francesco Mancini ed Elpidio Petrignani da Amelia. Al suo interno, sull’altare di S. Lucia, si trova l’opera inedita Madonna col Bambino in trono e le Sante Lucia e Elena imperatrice di Francesco Mancini. Quest’ultimo, mediatore tra barocco e classicismo, svolse una larga attività nelle Marche, in Umbria e a Roma. Il Lanzi dice di lui che “disegnò bene, colorì vagamente” e fu in Roma annoverato fra i “primi del suo tempo”.
Annessa alla chiesa si trova una fontana realizzata in pietra bianca locale, per la parte della vasca e della sottovasca. I pilastrini, con base e capitelli, sono realizzati con pietre arenarie. Si potrebbe ipotizzare, pur non avendo prove documentarie, che la fontana sia stata realizzata nel periodo della costruzione dell’acquedotto cittadino, sotto il governo del Cardinal del Monte, legato Pontificio dal 1513 al 1533.
Bibliografia: Gualdo Tadino e dintorni: guida turistica, testi di Daniele Amoni … [et al.]; coordinamento editoriale: Daniele Amoni; immagini: Daniele Amoni, Franco Chiucchi Città di Castello: Petruzzi, 2012; Gualdo Tadino: Guida turistica, a cura di Enzo Storelli e Daniele Amoni, testi di Bruno Castellani… \et al., fotografie Daniele Amoni, Città di Castello: Petruzzi, stampa 1994.